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ROBERTO D'ANGELO (28 DIC 2012): Grazie Alessandro per la pubblicazione dei tuoi video storici. Questo mi è particolarmente piaciuto e ha riportato alla memoria quei giorni lontani passati sul difficile fiume Vitava.
Dopo i primi Mondiali del 1965 a Spittal in Austria con i fratelli Siegi e Willi Gerstgrasser di Merano e Andrea Alessandrini di Milano, la mia seconda partecipazione ad un evento mondiale è a Lipno nell'allora Cecoslovacchia.
Fiume difficilissimo per la nostra preparazione. Si correva con canoe costruite dalla ditta ASA di Alessandrini: il modello "Micro" che già presentava un profilo molto leggero in contrasto con i barconi che si vedevano girare all'epoca. Avevamo corso il rischio di perderle durante il viaggio perchè si era staccato i portapacchi dalla Fiat 600 di Fulvio Testa; ma per fortuna le barche resistettero all'urto e riportarono solo pochi graffi.
La squadra azzurra era formata da Carlo Grigioni di Milano e Fulvio Testa di Verona, che all'ultimo prese il posto di Roberto Bruno sempre di Milano.
Nell'individuale mi classificai 14° ben avanti al francese Claude Peschier (28°) che poi vinse i mondiali a Bourg St. Maurice nel 1969. La gara fu vinta dal DDR Jurgen Bremer, un mito all'epoca.
Grigioni arrivò 38° e Testa 42°. La nostra squadra non brillò molto: arrivammo 11° e...ultimi !
Come si vede nel filmato, all'epoca le paline erano di due colori e indicavano insieme al numero la direzione di attraversamento: verde a destra e rosso a sinistra. C'era anche la porta "R" che bisognava attraversare in retromarcia.
Vietatissimo "tagliare" le porte e difatti le risalite richiedevano diversi secondi di impegno prima di essere passate. E nel filmato si vede bene!
Eravamo "oltre cortina" e il cibo lasciava un po' a desiderare: ricordo tante zuppe e pane nero e ... tanta fame!

ROSS PEARTON (UK, 2 GEN 2013): I have now had a look at the Lipno film on you tube it is fantastic. Thanks once again for your excellent work.
Two days ago I went to visit a man who had been to watch the 67 World champs so it was really nice to tell him about your film! The man I visited Bob explained that Dave Mitchell the British K1 paddler lost the worlds to Kurt Preslmayer because Dave's bouyancy aid touched a pole! Bob also sold me a figurine of a racing C2 that he got when he was in Czechoslovakia in '67 - I am really pleased to have bought the figurine and am sending you a couple of photos.

VITTORIO PONGOLINI (6 GEN 2013): Caro Roberto D'Angelo,
io sono Vittorio Pongolini e il cognome ti riporterà in mente una famiglia di canoisti. Bellissimo il commento "dal vivo" che ci hai riportato.
Alessandro è bravissimo e sta facendo un lavoro encomiabile e non perde un fotogramma! Ma, bontà sua, la qualità del video è ottima perchè Vittorio Visconti usò una 16 mm, cosa che allora voleva dire roba da fantascienza! Non dimentichiamoci di quel grand'uomo di Vittorio Visconti, Presidente del Canoa Club Milano, che vive nella memoria della canoa italiana grazie al retaggio di immagini filmistiche che ci ha lasciato e delle quali tuttora ne godiamo.
Io ti ricordo benissimo nel '71 a Merano dove, tredicenne e canoista da meno di un anno, ti portai la canoa alla fine di una delle due manches della tua gara Mondiale. Sono ricordi indelebili nella mente di un adolescente...(psss... ci sono anch'io nel filmato dei mondiali di Merano, per un millisecondo, al minuto 6.48, nascosto da una mia mano mentre mi gratto il naso..).
Se potessi darci anche dei racconti di questi mondiali te ne saremmo grati.
Un saluto cordiale.

ROBERTO D'ANGELO (7 GEN 2013): Vittorio, mi ricordo dei Pongolini che sono stati fra i primi appassionati canoisti italiani. Devo dire che grazie alle immagini di Vittorio Visconti elaborate da Alessandro Leonori abbiamo uno spaccato della storia agonistica della canoa italiana. Il canoismo attuale deve dire anche grazie a personaggi come Granacci, Brizzolara ma soprattutto Visconti che hanno aiutato il sottoscritto ed altri canoisti ad appassionarsi a far crescere questo sport. Uno degli episodi che mi fanno ricordare Vittorio Visconti avvenne nel 1970 ai Campionati Italiani di Slalom a Merano. Arrivai in ritardo in partenza ed ebbi giusto il tempo di chiudere il paraspruzzi e sentire il giudice che diceva 3-2-1- e poi il via!. Partii e gareggiai come potevo rifacendomi poi nella seconda prova. Visconti che era in partenza vide la scena e quando rientrai ad Ivrea ricevetti in regalo un orologio da polso a carica automatica Seiko. Era il mio primo orologio del genere e mi fu dato affinchè potessi regolare meglio il mio tempo soprattutto per arrivare in orario alla partenza delle gare ! La foto che allego, scattata nella casa che avevo a Chiaverano, vicino ad Ivrea, nel 1975, vede Visconti alla sinistra, mia moglie al centro, i canoisti di C2 Alberto Mazzarella e Lele Zaccagnino ed il sottoscritto che porta al polso quel famoso orologio. Roberto

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