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C'è una sola regola: scendere il più velocemente possibile da un punto ad un altro del fiume, scegliendo la traiettoria più rapida in funzione della corrente e degli ostacoli naturali (es. rocce, rami degli alberi). Occorre essere aggressivi, lottare contro le rapide, ricercare la velocità ma allo stesso tempo la stabilità e la giusta direzione.

Bisogna saper affrontare le rapide, calcolando il ritmo di pagaiata in modo che la presa d'acqua della pagaia venga fatta sulla sommità delle onde, esprimendo il massimo delle proprie potenzialità fisiche, e quando il battito cardiaco arriva a 190 è difficile mantenere la lucidità! Intanto il cronometro corre, mentre la vostra barca, studiata per la velocità e quindi alquanto instabile, non aspetta altro che farvi capovolgere alla prima disattenzione! Ma con un'adeguata preparazione si affrontano bene questi ostacoli e il risultato sarà senza dubbio eccitante!

Ci sono due tipi di gare: la "discesa classica", di durata media da 10 a 25 minuti, e la "discesa sprint", che dura mediamente da 1 a 2 minuti. Ogni gara sprint è costituita da 2 manches, i cui tempi si sommano. In tutta Italia si svolgono gare regionali, su fiumi di regola facili (I-II grado), e gare nazionali, un po' più impegnative (II-III grado). A livello internazionale, le competizioni arrivano a difficoltà di IV grado e oltre. La Coppa del Mondo si svolge ogni anno, mentre il Campionato del Mondo prevede sprint e classica negli gli anni pari e solo la sprint nei dispari. La stagione delle competizioni comincia a marzo e termina a inizio novembre. Le gare, inoltre, possono essere individuali (partenza di singoli atleti a intervalli regolari, con l'eccezione di alcune gare regionali dove per comodità si parte "in linea", ovvero tutti insieme) o a squadre (composte da 3 atleti: il cronometro si attiva con l'atleta che parte per primo e al traguardo si ferma all'arrivo dell'ultimo, che però deve avvenire entro 15 secondi dal primo).

Le barche da discesa hanno una forma allungata e sono piuttosto instabili, a vantaggio della velocità. Nel K1 monoposto (4,5m x 60cm, 11Kg), che è l'imbarcazione più veloce, l'atleta è seduto con le gambe allungate davanti, e usa una pagaia doppia. I piedi, appoggiati su un puntapiedi, permettono di dirigere e dare una maggiore spinta all'imbarcazione. Nel C1 monoposto (4,3m x 70cm, 12Kg) l'atleta è inginocchiato su un "cuscino" alto circa 15cm ed usa una pagaia singola. La propulsione avviene quindi su un solo lato, il che rende questa disciplina estremamente tecnica, anche perchè il C1 è più instabile rispetto al K1, essendo il baricentro dell'atleta più alto. Il principio del C2 biposto (5m x 80cm, 18Kg) è il medesimo del C1, ma qui c'è un equipaggio di due atleti, ognuno pagaia da un lato, il che rende la navigazione un po' meno difficile poichè la stabilità aumenta. Il problema del C2 è la lunghezza dell'imbarcazione, che costringe i pagaiatori ad anticipare molto le traiettorie.

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